Casarielli

Discesa in Valle Brembana da S. Antonio Abbandonato a Zongno passamdo per la località Casarielli.

Sentiero tecnico principalmente di difficolta S2 ma con vari tratti S3.

Si parte dalla chiesa di S. Antonio Abbandonato prendendo la mulattiera 505 che inizia accanto alla fontanella della chiesa. La mulattiera rimane di difficoltà S2 per tutta la sua lunghezza.

La mulattiera termina in località Colle dove occorre scendere per un tratto in asfalto fino a Casarielli. Alle prime case della frazione, al tornante con una santella, ricomincia il sentiero 505B, tecnico S2 con svariati tratti S3. Le difficoltà sono solo nella prima parte. Dopo la prima radura erbosa rimangono S2.

Il sentiero prosegue fino a Zogno dove termina la discesa.

Si può parcheggiare nel piazzale del mercato di Zogno.

A S. Antonio Abbandonato, di fronte alla chiesa, c'è una fontanella molto frequentata dai ciclisti.

S. Antonio Abbandonato, Casarielli, Zogno

Valcava, Cornabusa, Selino

Discesa in Valle Imagna dal Valico di Valcava a Selino passando per Costa Imagna, il sentiero 572 e la Cornabusa.

Sentiero tecnico include tratti su prato, flow e tecnici con un breve tratto S3.

Si parte da Valico di Valcava scendendo per prati fino Brodelli. Non c'è una traccia da seguire, se non per i primi metri. Mentre salite dalla strada asfaltata potete farvi un'idea di dove scendere. Cercate di passare dove l'erba è più bassa.

Da Brodelli inizia il sentiero vero e proprio con una mulattiera S2 senza particolari difficoltà, che porta a Costa Imagna.

Dopo un breve tratto di asfalto in leggera discesa, inizia il sentiero 572. Inizialmente è un bel flow veloce, ma sul finire, e solo per un breve tratto, diventa un tecnico S3 con tornati stretti. Si arriva al Santuario della Cornabusa, caratteristico per essere ricavato da una grotta naturale.

Dal santuario si scende per la mulattiera principale. Praticamente è un lastricato veloce, ma fate attenzione ai pedoni. Ad un tornante si scende sulla strada e ci si immette nel bosco che porta a Ca Pietrobelli e a seguire immette sulla ciclabile che riporta a Selino.

E' esposto a Nord-Est e richiede un po' di tempo per asciugarsi. A Costa Imagna c'è una fontanella nel paese, ma richiede una deviazione per raggiungerla.

Valcava, 572, Cornabusa, Selino

Strada Taverna

Discesa in Valle Brembana da S. Antonio Abbandonato ai Ponti di Sedrina per l'antica Strada Taverna.

Sentiero tecnico di difficolta S3 e punte S4 nel primissimo tratto. Il percorso segue l'antica Strada Taverna che nei secoli scorsi era la principale via d'accesso per la Valle Brembilla.

Si parte dalla chiesa di S. Antonio Abbandonato. Si percorre qualche metro della strada che scende verso Brembilla e dopo un centinaio di metri inizia il sentiero marcata dal segnavia CAI 592. Il primo tratto è il più ostico, con curve strette su massi. Volendo si può evitare questo pezzettino scendendo a Castignola di là dalla strada asfaltata che parte dalla chiesa.

Da Castignola la difficolta si diminuisce, anche se rimane per lunghi pezzi S3. Troverete pietraie smosse, tratti più semplici nel bosco, e classiche mulattiere.

Dalla chiesa di San Gaetano con una mulattiera S2 si scende velocemente ai Ponti di Sedrina.

Si può parcheggiare ai Ponti di Sedrina o al piazzale del mercato di Zogno.

A S. Antonio Abbandonato, di fronte alla chiesa, c'è una fontanella molto frequentata dai ciclisti.

S. Antonio Abbandonato, Strada Taverna, Ponti di Sedrina

Tre Faggi, 592E, Valle Brunone

Discesa in Valle Imagna dai Tre Faggi a Ponte Giurino passando per il sentiero 592E e la Valle Brunone.

Sentiero tecnico che alterna tratti S1 e S2 con solo qualche passaggio S3. La discesa incrocia in più punti l'alternativa Tre Faggi, 571, Selino Alto.

Si parte dai Tre Faggi, scendendo dai prati sul lato Sud. Quando si incrocia la strada, si continua la discesa puntando la pozza che si vede in fondo al prato e prima del bosco. Non c'è una traccia di sentiero da seguire, scendete a 'sensazione'. Arrivati alla pozza, si tiene la destra e inizia la traccia del sentiero 580, che permette di raggiungere la strada di Sopracorna.

Si prosegue lungo la strada sterrata in leggera salita fino al suo termine, dove si riconnette al sentiero 571 che scende dai Tre Faggi. Si scende lungo il 571, al primo incrocio tenere la sinistra fino a raggiungere la Bocchetta di Piazzacava tra la Valle Imagna e la Val Taleggio.

Si prende il sentiero 592E, difficoltà S1, che prosegue la discesa sul versante della Val Taleggio fino a Curnino Alto. Qui si riconnette alla cementata parte del 571. Al primo tornante a destra sulla cementata, si prende il sentiero a sinistra, di difficoltà S2, con qualche passaggio S3, che porta fino all'incrocio con la strada Baghina. Qui si lascia il 571 che prosegue in salita per il Colle San Pietro, ma si prende il sentiero più a destra, con un paio di passaggi tecnici, che diventa una sterrata che porta al Monte Colzasco e con una discesa S2 fino a Ca' Previtali.

La discesa continua nella Valle Brunone, con facili sentieri S1, anche se non mancano un paio di passaggi tecnici. La valle è un monumento naturale per le sue fonti sulfuree e giacimenti paleontologici di rilevanza mondiale. Il suo simbolo è lo spettacolare esemplare di libellula fossile esposto nelle sale del Museo civico di scienze naturali Enrico Caffi.

Si esce dalla valle a Ponte Giurino. Per ritornare a Selino, è possibile seguire la strada principale o la ciclabile scendendo al paese e spostandosi sull'altro versante della valle. Attenzione che nella ciclabile ci sono tratti al 20% da fare in salita. Se siete a corto di energie, la strada principale è molto più dolce.

Richiede un po' di tempo per asciugarsi per alcuni tratti esposti a Nord e per la Valle Brunone stretta e poco assolata.

Tre Faggi, 592E, Valle Brunone

Convento Pertus, Erve, Saina, Somasca

Discesa in Valle San Martino dal Convento del Pertus a Erve, Saina ed infine Somasca

Tracciato molto panoramico, con vari tratti in costa ma anche godibili S2 fino ad Erve, e con difficoltà teniche S3 nella discesa finale a Somasca.

Dal Convento del Pertus si scende per la strada cementata e si prende la prima strada a destra due tornanti più sotto. Si continua a scendere per la strada perdendo 150m di quota (non c'è alternativa) fino al Passo della Pertulena dove finisce la strada. Si prosegue dritto ed in costa aggirando il Monte Spedone in leggera discesa con alcuni tratti un poco esposti.

Al primo spiazzo erboso, si lascia il sentiero 802, si gira a destra, e con un poco di salita si continua il tratto in costa sotto il Monte Spedone.

All'incrocio con il sentiero 831, inizia la vera discesa verso Erve. Un godibile sentiero S2. Il sentiero 831 prosegue fino alla Madonna del Corno dove transita la mulattiera medievale proveniente da Rossino che per secoli fu l'unico collegamento tra Erve e il resto della Valle San Martino. Purtroppo un punto del sentiero sentiero 831 è inagibile a causa di alberi caduti (07/2020) e la traccia prosegue per una variante alternativa. Questa si prende nei pressi di un capanno in un pendio erboso. Quando il sentiero 831 gira a sinistra nel bosco, continuate a scendere nel prato, fino ad una baita. Tenete la baita alla vostra sinistra, e continuate a scendere per pochi metri, e girate a sinistra sul sentiero evidente. E' comunque possibile da Erve raggiungere la Madonna del Corno con un tratto in piano, per godersi il panorama mozzafiato.

A Erve, se la fame si fa sentire, potete mangiare alla buona trattoria del Bar Barile.

Si prosegue in salita su asfalto, per circa 150 metri di dislivello, fino a Saina, dove tramite un sentierio pedalabile, si sale fino alla Croce di Vicerola, altro punto panoramico dove soffermarsi.

Dalla croce inizia la discesa tecnica S3 fino a Somasca sotto imponenti costoni rocciosi. Il sentiero si snoda nel bosco, per pietraie impegnative, con sassi smossi.

Appena prima di Somasca si può visitare il Castello dell'Innominato del XIV secolo. Altro punto panoramico sulla valle.

Ad Erve e Somasca si trovano delle fontanelle.

Convento del Pertus, Erve
Saina, Croce di Vicerola, Somasca
Panorama dalla Madonna del Corno
Panorama dalla Croce di Vicerola
Panorama dal Castello dell'Innominato