Monte Rena, Croce di San Luigi, Merà

Discesa in Valle Seriana dalla cima del Monte Rena, a Croce di San Luigi, Merà e Desenzano.

Sentiero con un ottimo tratto S3 iniziale, a seguire principalmente S2. Questa è una alternativa più bella della discesa nella guida di Maurizio Panseri. La traccia proposta nelle guida è una lunga serie di traversi esposti, interrotti solo da tornanti stretti. Questa traccia è invece decisamente più godibile.

Si sale da Albino passando per Desenzano al Serio. E' una lunga e a tratti ripida cementata. Dal Col del Batés si scende leggermente per un sentiero S1, per continuare la risalita sempre per sentiero fino a Ganda. Ci sono alcuni passaggi tecnici in salita, ma è per la maggior parte facile con una E-Bike. Dal paese di Ganda si raggiunge facilmente la cima del Monte Rena tramite strada.

La discesa parte dalla cima del Monte Rena puntando alle antenne. Raggiunte le antenne, si svolta a sinistra ed inizia un bel ripido e tecnico S3 che termina alla Croce di San Luigi.

Dalla croce prendere il sentiero a sinistra. E' un bel S2 che riporta alla cementata fatta in salita. Ci sono vari incroci e la traccia GPX è fondamentale.

Incrociata la cementata, si prende il facile sentiero S1 per Merà. I primi metri sarebbero in salita a spinta, ma si può evitare quel pezzettino passando la catena della sterrata di fronte, e immettersi nel sentiero dopo pochi metri.

Da Merà si prosegue per facili sentieri S1. Dopo la santella, si incontra un incrocio a 4 sentieri. Prendere il primo a destra in salita, che raggiunge ancora la cementata fatta in precedenza. Il sentiero principale, continua in discesa, ma ha un tratto attrezzato con catena, difficile da passare anche a piedi.

Si scendono pochi metri della cementata, e si immette a sinistra in un altro bel sentiero tecnico S2 che termina ad un torrente. Si risale ancora per sentiero, e si prende la prima deviazione a sinistra (poco visible) che porta nella discesa finale S1 fino a Desenzano.

Monte Rena, Croce di San Luigi, Merà, Desenzano

Rifugio Nicola, Piani di Artavaggio, Fraggio, Sottochiesa INVERNALE

Discesa in Val Taleggio dal Rifugio Nicola, ai Piani di Artavaggio, Fraggio e Sottochiesa in periodo invernale ed innevato

Discesa adatta al periodo invernale ed innevato. Tenete presente che con la presenza di neve non c'è una traccia fissa da seguire, ma occorre essere pronti ad adattare il giro a seconda della condizioni e quantità della neve. Questo giro è adatto perchè è sempre possibile optare per scendere per la sterrata. Una alternativa invernale è il Rifugio Nicola, Piani di Artavaggio, Reggetto.

Si parte da Sottochiesa e tramite asfalto si arriva al Culmine di San Pietro. A parte il primo tratto fino a Olda, la salita è assolata e quindi non si congela. Dal culimine si scende un poco verso Moggio e si prende la sterrata per i Piani di Artavaggio. Questa salita è molto battuta e con poca pendenza, e quindi quella con più probabiltà di essere fattibile in sella. Nonostante questo, tenete in conto che un poco si dovrà spingere comunque, specialmente nella parte finale.

Le salite da Pizzino o Avolasio sono fattibili solo senza o con pochissima neve. Sono infatti più ripide e poco battute.

Dai Piani di Artavaggio seguire la neve battuta per il Rifugio Nicola. Non segue sempre la strada estiva. A volte si riesce a salire in sella, a volte si spinge per una buona parte. Se la salita proprio non è fattibile, si può accorciare tagliando il giro. I pezzi a spinta sono di solito quello iniziale (se la traccia battuta sale diretta senza fare i tornanti), e quello finale. Il video della salita è il caso migliore possibile (inverno 2020/21). Di solito si spinge molto di più.

Dal Rifugio Nicola si ridiscende ai Piani di Artavaggio. A seconda della quantità di neve si possono fare sentieri o scendere dalla strada fatta in salita.

Dai Piani di Artavaggio si può prendere il sentiero 150 per Fraggio. Anche in questo caso a seconda della quantità di neve, si può alternativamente scendere per la strada. Nel video ho preso il sentiero molto in basso dato che c'era molta neve (inverno 2022/23). In altri casi si può prendere direttamente dall' Albergo Sciatori.

Discesa adatta al periodo invernale ed innevato. Tenete presente che con la presenza di neve non c'è una traccia fissa da seguire, ma occorre essere pronti ad adattare il giro a seconda delle condizioni e della quantità di neve. Questo giro è adatto perché è sempre possibile optare per scendere per la sterrata. Un'alternativa invernale è il Rifugio Nicola, Piani di Artavaggio, Reggetto.

Si parte da Sottochiesa e tramite asfalto si arriva al Culmine di San Pietro. A parte il primo tratto fino a Olda, la salita è assolata e quindi non si congela. Dal culmine si scende un poco verso Moggio e si prende la sterrata per i Piani di Artavaggio. Questa salita è molto battuta e con poca pendenza, ed è quindi quella con più probabilità di essere fattibile in sella. Nonostante questo, tenete conto che si dovrà spingere comunque, specialmente nella parte finale.

Le salite da Pizzino o Avolasio sono fattibili solo senza o con pochissima neve. Sono infatti più ripide e poco battute.

Dai Piani di Artavaggio seguire la neve battuta per il Rifugio Nicola. Non segue sempre la strada estiva. A volte si riesce a salire in sella, a volte si spinge per una buona parte. Se la salita proprio non è fattibile, si può accorciare tagliando il giro. I tratti a spinta sono di solito quelli iniziali (se la traccia battuta sale diretta senza fare i tornanti), e quello finale. Il video della salita rappresenta il caso migliore possibile (inverno 2020/21). Di solito si spinge molto di più.

Dal Rifugio Nicola si ridiscende ai Piani di Artavaggio. A seconda della quantità di neve si possono fare sentieri o scendere dalla strada fatta in salita.

Dai Piani di Artavaggio si può prendere il sentiero 150 per Fraggio. Anche in questo caso a seconda della quantità di neve, si può alternativamente scendere per la strada fatta in salita. Nel video ho preso il sentiero molto in basso dato che c'era molta neve (inverno 2022/23). In altri casi si può prendere direttamente dall'Albergo Sciatori.

Rifugio Nicola, Piani di Artavaggio, Fraggio, Sottochiesa
Salita Moggio, Piani di Artavaggio, Rifugio Nicola

Tribulina di Ganda, 522, Gazzaniga

Discesa in Valle Seriana dalla Tribulina da Ganda a Gazzaniga, per il sentiero 522 lunga la Valle Plaz.

Sentiero principalmente S2, con un breve tratto S2. E' un po' affossato nella la valle. Finale con varie cementate.

Si sale da Gazzaniga, con alcuni tratti a spinta su sentiero per arrivare a Merà. Si continua per cementate, a tratti ripide. Dal Col del Batés si scende leggermente per un sentiero S1, per continuare la risalita sempre per sentiero fino a Ganda. Ci sono alcuni passaggi tecnici in salita, ma è per la maggior parte facile con una E-Bike.

Da Ganda si passa dal cimitero, e si continua per facili sentieri sali e scendi fino alla Tribulina di Ganda.

La discesa inizia dala tribulina, ripercorrendo a ritroso un tratto S1. Si prende la prima deviazione a destra, più tecnica S2, che si ricongiunge al sentiero 522. Un facile S1. Dopo aver incrociato una cementata il sentiero incrementa di difficoltà. Un lungo tratto S2 per la Valle Plaz ed un finale S3.

Raggiunta la Chiesa del Cuore Immacolato, si contiuna per sterrata e con un largo sentiero S2 e tratti in asfalto si raggiunge la Chiesa di San Rocco. Si conclude con cementate e un breve tratto a sentiero S1

Tribulina di Ganda, 522, Valle Plaz, Gazzaniga
Salita Gazzaniga, Merà, Tribulina di Ganda

Monte Poieto, Amora, Petello

Discesa in Val Seriana dal Monte Poieto a Amora, Petello, Albino.

Sentiero S2 con punte S3 nel finale. Discesa gemella di Camocco.

Si può salire da Albino come nel percorso di Camocco o da Aviatico. Da Aviatico è una sterrata breve ma decisamente ripida, più indicata per E-Bike. Volendo si può prendere la combinazione funivia e bindonvia per evitare la fatica, o salire dalla Forca di Aviatico.

Dal pianoro del Monte Poieto si scende per il ripido pratone fino a Cà de Spì. Alcuni tratti S2 per la pendenza. Raggiunta la cementata, si risale fino al primo incrocio e si prende la prima deviazione a sinistra fino alla Baita dell'Angel.

Dalla baita riprende il sentiero, dopo un primo tratto nel prato, diventa un tecnico S2, finale flow S1. Velocemente si raggiunge Amora e si scende ad Amora Bassa seguendo le mulattiere. Alla santella si prende il sentiero 537 che si innesta nella discesa di Camocco.

Per variare il finale, quando inizia la cementata che scende per tornanti, la traccia segue dei tagli S3, più impegnativi, che portano direttamente a Petello. Da qui per asfalto si scende ad Albino.

Monte Poieto, Amora, Petello
Salita Aviatico, Monte Poieto
Salita Aviatico, Forca di Aviatico, Monte Poieto

Anello delle Contrade di Capizzone

Itinerario ad anello in Valle Imagna lungo il sentiero Anello delle Contrade di Capizzone.

Itinerario escursionistico promosso dal Comune di Capizzone. E' nato principalmente per l'escursionismo a piedi, ma è fattibile anche in MTB. Non è un percorso discesistico, sono più trasferimenti e sali scendi. Date le numerose salite per sentieri, una E-Bike e una buona tecnica di salità sono decisamente consigliate, altrimenti rischiate di farlo a piedi.

Il giro si effettua in senso orario. Il sentiero è marcato con cartelli indicatori per entrambi i versi di percorrenza, ma mancano ad alcuni incroci. La traccia GPS è quindi consigliata.

La traccia ha una modifica rispetto al sentiero pedonale originale. Non si raggiunge la località Prati della Testa dato che la discesa per Premasone sarebbe troppo difficile e con vari tratti a piedi.

Si parte dal parcheggio con il Monumento deli Alpini di Capizzone , e si procede per Camoneone, Muracca, Cabasso, Chiesa Capizzone, Le Grate, Botta, Cà Opolo, Como, Tomba del Partigiano, Chignolo, Carminati, Pedrino, Cabignone si prende la ciclabile fino a Medega e si risale su aslfato fino al punto di partenza.

Anello delle Contrade di Capizzone