Flying Dutchman / Papillon

Discesa in Maresana che dal sentiero 401 arriva a Gaito.

Sentiero flow in costa che si conclude con una parte tecnica sassosa. Una variante più semplice del Filoncino che ne evita il rock garden.

Il primo tratto presenta due tornanti e prosegue con un tratto flow in costa senza particolari difficoltà. Alla svolta verso Gaito si incontrano alcune curve e passaggi tecnici di livello S2.

Data l'esposizione a Nord fatica ad asciugarsi.

Valcava, Funivia, Coldara, Col Fopa, Opreno, Burligo

Discesa in Valle San Martino dalle antenne di Valcava a Burligo, passando per Coldara, Col Fopa e Opreno.

Sentiero con alcune difficoltà tecniche, ma abbastanza scorrevole. Tipico fondo da mulattiera.

Si parte dalle antenne di Valcava tagliando per prati e boschi in freeride fino a a ricongiungersi alla strada sterrata sottostante. Se si preferisce, c'è un ripido sentiero che si immette nel bosco sotto le antenne. Raggiunta la strada continuare per prati e mulattiera fino all'edificio della ex funivia di Valcava. Altre informazioni sulla funivia.

Dalla funivia ci sono due varianti. La prima, che è quella della traccia, scende direttamente da sotto l'edificio della Funivia dove si trova un bel ripidone S3, da evitare se il fondo è bagnato. La seconda, più semplice, invece di prendere il ripidone, prosegue dritto (leggera salita) curvando in seguito a destra aggirando il ripidone fino al suo termine.

Questa discesa è anche chiamata Discesa degli Dei ed arriva a Coldara con un bel sentiero tecnico, ma con un paio di passaggi difficili S3.

Arrivati a Coldara è possibile mangiare all' ottimo Agriturismo Coldara.

Si attraversa il borgo di Coldara, e si continua per il sentiero che procede inizialmente in costa e a seguire scende a Col Fopa, dove si prende a sinistra e si continua verso Opreno. Il sentiero è una mulattiera scassa forcelle S2, con qualche difficoltà tecnica ma si fa tutto in sella.

Arrivata alla strada asfaltata si svolta a sinistra per Opreno e continuando per la Forcella di Burligo con una facile sterrata, prima in leggera discesa, e sul finire con qualche rampa in salita. Dalla forcella si prende subito sulla destra in discesa un breve sentiero che ci porta nell'abitato di Burligo.

Nelle discesa non ci sono fonti d'acqua.

Il Sabato e la Domenica si può salire dalla Cava (meglio evitare i giorni lavorativi, potrebbero fare storie), parcheggiando direttamente a Burligo. Sotto la chiesa c'è un ampio parcheggio.

A Coldara si può prendere una delle molti varianti della discesa per fare sempre qualcosa di nuovo.

Antenne di Valcava, Funivia, Coldara, Col Fopa, Opreno, Burligo
Valcava, Funivia, Coldara nelle neve marcia
Salita Burligo, Antenne di Valcava

Monte Linzone, Monte Piacca, Burligo/Palazzago

Coppia di discese in Valle San Martino dal Linzone a Burligo e Palazzago, passando per il Monte Piacca.

Sentieri tecnici S3, molto pendenti e impegnativi, ma di grande soddisfazione.

Si parte da Burligo, ampio parcheggio sotto la chiesa, e si sale per la strada asfaltata, che prosegue nella Cava di Valcava. Meglio evitare i giorni lavorativi, potrebbero fare storie. Il Sabato e la Domenica non ci sono problemi.

Dalla cima del Monte Linzone si scende in picchiata nel prato puntando alla baita sottostante chiamata Carenini. Alla baita si lascia il sentiero principale e si prende un labile sentiero secondario nel prato. Alla prima curva secca a sinistra, conviene lasciare anche questo sentiero e procedere freeride nel prato. Puntare al rudere della Ca Bassa per avere una direzione. Fate attenzione che è veramente molto ripido, e sull'erba viscida entrambe le ruote sono a rischio bloccaggio. In alternativa è possibile seguire il sentiero principale che scende diretto da Carenini

Dal rudere della Ca Bassa inizia un bel tratto tecnico S3 tra rocce e arbusti fino al Colle d'Albenza, con alcuni passaggi impegnativi.

Alla sella del Colle d'Albenza, è possibile svoltare a sinistra, e scendere alle Cave di Quarzo e proseguire fino a Roncola. Si tratta di un facile sterrato utilizzabile come possibilità di salita da Roncola. Svoltando a destra è invece possibile evitare i successivi ripidoni che entrambe le tracce propongono. Queste proseguono dritte verso la cima del Monte Piacca con una breve ma ripida salita.

Ora le tracce si dividono. La traccia Est/Palazzago gira a sinistra, ed inizia una picchiata in un bosco di pioppi fino alla località Baita. Seguono alcuni spostamenti in costa o discesa per andare a Spino di quà e Spino di là, che si concludono con un tratto S3 vertical, e un finale più flow bosco poco sopra Palazzago. Attenzione che nel tratto flow, poco prima della fine c'è un bel ripidone S4. Subito dopo questo ripidone, il video continua dritto, ma la nuova traccia gira a sinistra, dato che nel punto dove nel video si esce sulla strada hanno messo una rete metallica.

Se al Monte Piacca si gira a destra, si intraprende la traccia Ovest/Burligo, che scende con un'altra picchiata nel bosco S3. Difficile dire quale delle due è più pendente, è una bella lotta. Nel bosco si scende e ci si sposta verso la strada asfaltata che arriva a Colle Pedrino. Incrociata la strada si risale per qualche centinaio di metri, e ad una curva a destra si intraprende il sentiero 807, anche chiamato Palestra perché usato dai locali per allenarsi in discesa. Si tratta di un bel percorso su rocce di livello S3, ma mai troppo difficile, che lascia molto spazio alle scelte di linea essendo a tratti molto largo e con molte varianti. Una alternativa più semplice scende da Ciocallo lungo il Sentiero del Crinale. Evitate invece il Sentiero dei Cavatori che evita di risalire, ma non è niente di particolare.

Nella discesa non ci sono fonti d'acqua. A Burligo, di fronte alla chiesa c'è una fontanella.

Linzone, Monte Piacca, Baita, Palazzago (traccia Est)
Linzone, Monte Piacca, Spino, Col Pedrino, Palestra / 807, Burligo (traccia Ovest)
Linzone, Monte Piacca nella neve

Forcella Alta, 812, Carenno

Discesa in Valle San Martino dalla Forcella Alta a Carenno per il sentiero 812 presso il baitello Genepì, anche chiamato Sentiero dei Muratori.

Sentiero con pendenze notevoli, passaggi tecnici in serie che non danno respiro. Difficoltà di base S3, ma con vari passaggi S4. Insieme al 540A è uno tra i più difficili della Bergamasca.

Dalla Forcella Alta si prosegue verso il Convento del Pertus seguendo una delle molte vie possibili. Al Convento è possibile scendere per due tornanti e prendere direttamente la cementata. Alternativamente, come la traccia indica, si scende per solo un tornante e si costeggia il Convento seguendo la DOL dirigendosi verso il Passo del Pertus e godersi una bella vista. Prima del passo, dopo il primo rudere, si deve svoltare a sinistra e scendere sulla cementata.

La cementata prosegue in discesa facendo perdere 150 metri di quota, fino all'incrocio con il sentiero 831. Allo stesso incrocio inizia anche il sentiero 812 (con indicazione segnata su un albero), che scende a sinistra e porta a Carenno senza ulteriori incroci.

Nelle discesa non ci sono fonti d'acqua. Il sentiero è esposto a Sud e si asciuga in fretta (a parte gli ultimi metri infossati nella valletta).

Si può parcheggiare a Carenno nelle vicinanze del campo sportivo e salire per la sterrata per Forcella Alta.

Forcella Alta, 815 Muerte, Carenno

Discesa in Valle San Martino dalla Forcella Alta a Carenno per il sentiero 815.

Mulattiera tecnica, anche chiamata la Muerte con sassi smossi, e qualche comodo tornante. Difficoltà S2 con qualche passaggio S3.

Dalla Forcella Alta si va prima al Pertusino e poi alle Cascine di Monte Basso seguendo la sterrata/cementata con le eventuali varianti per sentieri. Dalle Cascine inizia il sentiero 815 che porta direttamente a Carenno senza ulteriori incroci.

Nelle discesa non ci sono fonti d'acqua.

Si può parcheggiare a Carenno nelle vicinanze del campo sportivo e salire per la sterrata per Forcella Alta.

Roccolone Sud

Discese nei colli di Bergamo sul lato Sud del Colle Roccolone che arrivano nei pressi della Madonna della Castagna.

Le discese sono tutte varianti sul lato sud della discesa del Roccolone. Dato il poco dislivello sono tutte brevi, ma permettono di variare la discesa a piacere. A differenza del sentiero principale, sono anche molto poco frequentate da escursionisti. Data l'esposizione a Sud, si asciugano molto in fretta.

La discesa Torre passa nei pressi di un torrione, che le da il nome. E' un flow S2 su terreno morbido e sconnesso causa il frequente passaggio di cavalli, occorre quindi un poco di attenzione.

Il 712 Sud è tecnico nella prima parte, con alcuni passaggi iniziali di difficoltà S2, e più flow nel finale, se si hanno buone sospensioni.

Il Roccolone Sud parte dalla cima del Colle Roccolone e scende con un facile flow S1.

Il Pistino Downhill è una breve pista DH, con drop, parabolica, ed un bel salto finale per i più spericolati.

I Gradoni è una diretta per la linea di massima pendenza che affronta un terrazzamento con una serie di ripidoni in sequenza che invogliano a lasciare andare i freni. Sul fondo c'è un dosso per fare un bel salto in velocità.

Sono discese esposte a Sud e si asciugano velocemente.

Torre
712 Sud
Roccolone Sud
Pistino Downhill
Gradoni
Torre nella neve
Roccolone Sud nella neve